Putin giovedì incontra il segretario dell’Onu Guterres: è la prima volta dall’inizio della guerra. Austin vola a Kiev, dagli Usa nuovo pacchetto di aiuti da 400 milioni di dollari. La Nato avverte: “Truppe nordcoreane in Ucraina un’escalation”
Estonia: “Sconfitta Mosca è prerequisito di pace in Europa”
“Putin vuole seminare paura e disperazione con la sua brutalità: non possiamo stancarci o arrenderci a metà strada. L’unico modo per una pace giusta e duratura è contribuire alla vittoria dell’Ucraina con tutto ciò che possiamo dare”. Lo ha affermato oggi pomeriggio il primo ministro estone, Karsten Michal, durante un bilaterale, tenutosi a Tallinn, con il segretario generale della Nato, Mark Rutte. Michal ha a tal proposito ribadito la necessità di incrementare la spesa per la difesa ad almeno il 2,5% del Pil e ha dichiarato che l’Estonia si sforzerà di rendere tale aumento un obiettivo comune entro il vertice Nato de L’Aia. Il primo ministro ha inoltre invitato i Paesi dell’Alleanza atlantica a non diminuire il sostegno militare all’Ucraina per rendere possibile quanto prima la sconfitta della Russia.
Putin incontrerà Guterres a Kazan
Il Presidente russo Vladimir Putin incontrerà il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, giovedì a Kazan, a margine del vertice Brics+ per discutere del conflitto in Ucraina, ha reso noto il Cremlino. E’ la prima visita di Guterres in Russia da più di due anni. L’Onu non ha ancora confermato la missione di Guterres in Russia, criticatissima da Kiev.
Ucraina: “La Russia non restituisce la salma della giornalista ucraina morta”
La Russia non ha restituito all’Ucraina, come si era impegnata a fare, la salma della giornalista ucraina Victoria Roshchyna morta a 27 anni lo scorso 19 settembre durante il trasferimento da un carcere di Taganrog, al carcere di Lefortovo a Mosca, in attesa di essere rimpatriata nel quadro di uno scambio di prigionieri, ha denunciato Petro Yatsenko, del Centro per i prigionieri di guerra a Kiev. Il corpo avrebbe dovuto essere trasferito in Ucraina il 18 ottobre, anche in questo caso nell’ambito di uno scambio fra Kiev e Mosca, come risulta da una lettera del ministero della Difesa russo al padre della giornalista. Gli sforzi per far rientrare la salma di Roshchyna, che erano iniziati subito dopo che era stata diffusa la notizia della morte. Roshchyna, che ha seguito la guerra sin dall’inizio dell’invasione russa nel febbraio del 2022, era stata arrestata dai militari russi nella zona occupata di Zaporizhzhya nell’agosto del 2023. La sua morte era stata confermata ufficialmente il 10 ottobre.
Kiev: “Forze russe attraversano canale Chasiv Yar, ma non arrivano in città”
Le forze russe sono riuscite ad attraversare il corso d’acqua che sfiora la città di Chasiv Yar, nella regione di Donetsk, e che fino a ora è stata la linea del fronte, ammettono le fonti militari ucraine. La località, in cui prima dell’inizio della guerra abitavano 12mila persone, si trova sulla cima di una collina considerata strategica, a ovest del canale. “Non stiamo per perdere Chasiv Yar. In questo momento proseguono i combattimenti intensi”, ha precisato un portavoce della 24esima brigata, Ivan Petrychak.
Berlino replica a Mosca: “Base Rostock non viola i trattati”
Il ministero degli Esteri tedesco ha respinto le accuse della Russia riguardo al nuovo quartier generale della Nato a Rostock. Un portavoce del ministero degli Esteri di Berlino ha confermato che l’ambasciatore tedesco Alexander Graf Lambsdorff è stato convocato al mnistero degli Esteri a Mosca e ha spiegato che Lambsdorff ha respinto “chiaramente” il fatto che la Germania abbia violato il Trattato ‘due più quattro’ (siglato dalla Germania con le potenze alleate della Seconda Guerra mondiale) con la creazione della base navale Nato di Rostock. La trasformazione dello stato maggiore del comando marittimo tedesco a Rostock nel nuovo comando della Nato per il Mar Baltico ‘Commander Task Force Baltic’ è “in linea con il trattato due più quattro”, ha spiegato il portavoce, come riporta Ntv, aggiungendo che “lo stato maggiore di comando a Rostock sarà, come in passato, composto sia da soldati tedeschi che da ufficiali di cambio e di collegamento”.
Xi Jinping parla con Putin della solidità delle relazioni sino-russe in un mondo “caotico”
A margine del vertice dei Brics a Kazan, in Russia, il presidente cinese Xi Jinping ha elogiato il suo omologo russo Vladimir Putin per la solidità dei legami bilaterali in un contesto internazionale “caotico”. “Il mondo sta subendo profondi cambiamenti, senza precedenti da un secolo a questa parte. La situazione internazionale è caotica (…) Ma sono fermamente convinto che la profonda amicizia che unisce Cina e Russia di generazione in generazione non cambierà”, ha dichiarato Xi.
Putin incontra Xi, “le relazioni russo-cinesi un modello”
Le relazioni tra Russia e Cina “sono diventate un modello di come dovrebbero essere costruite le relazioni tra gli Stati nel mondo moderno”: lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin incontrando il suo omologo cinese Xi Jinping al vertice Brics a Kazan, in Russia. Lo riporta l’agenzia Interfax.
Si dimette il Procuratore generale dell’Ucraina
Il procuratore capo dell’Ucraina, Andriy Kostin, ha annunciato le dimissioni dopo che un’indagine dei servizi di sicurezza ha rivelato uno schema di corruzione su larga scala che avrebbe permesso ai funzionari del suo dipartimento di evitare l’arruolamento nell’esercito.
“Molti abusi vergognosi sono stati scoperti nel sistema giudiziario ucraino”, ha scritto Andrii Kostine, aggiungendo di ritenere ‘giusto’ presentare le proprie ‘dimissioni’.
Putin a Xi: “Rafforzare la cooperazione per garantire stabilità”
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato al suo omologo cinese Xi Jinping di voler “rafforzare” ulteriormente i legami con Pechino, che ritiene un “fattore di stabilità” sulla scena internazionale.
Brics, in corso incontro fra Putin e Xi a Kazan
Brics, in corso incontro fra Putin e Xi a Kazan
Zelensky: “Agli alleati non stiamo chiedendo armi nucleari”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha precisato, parlando ai giornalisti, che Kiev non chiede che gli vengano fornite dagli alleati armi nucleari. “Abbiamo rinunciato a tutte le nostre armi nucleari molti anni fa”, ha detto, “avremmo dovuto scambiarle con l’adesione alla Nato”. Lo riporta Rbc-Ukraine. “Le abbiamo date via, ma non abbiamo ricevuto nulla in cambio. Abbiamo ottenuto solo una guerra su larga scala e molte vittime, quindi oggi abbiamo solo una via d’uscita”, ha aggiunto Zelensky, “ecco perché abbiamo bisogno della Nato, perché non abbiamo armi in grado di fermare Putin”, ha concluso Zelensky
Onu: “Dall’inizio della guerra in Ucraina 8 milioni di residenti in meno”
La popolazione dell’Ucraina si è ridotta di 8 milioni dall’invasione russa del febbraio 2022, ha dichiarato martedì il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPA). “Complessivamente, la popolazione ucraina è diminuita di circa 10 milioni dal 2014 e di circa 8 milioni dall’inizio dell’invasione su larga scala nel 2022”, ha dichiarato il direttore regionale dell’UNFPA Florence Bauer in una nota inviata ai giornalisti
Zelensky: “I colloqui di pace con Mosca dipenderanno dall’esito delle elezioni americane”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che la prospettiva di colloqui di pace con la Russia “dipende” dall’esito delle elezioni presidenziali statunitensi del mese prossimo. Lo ha dichiarato in un incontro con i giornalisti: “Prima di tutto, dipende dalle elezioni negli Stati Uniti. Penso che osserveranno la politica degli Stati Uniti”. Il presidente ucraino ha inoltre dovuto affrontare alcuni temi lanciati nel suo ‘Piano per la vittoria’ e ha specificato di non star “chiedendo che ci vengano date armi nucleari”, sebbene il loro ottenimento facesse parte del piano per quanto concerne la deterrenza. A proposito dell’ingresso di Kiev nella Nato, Zelensky ha ammesso: “È un dato di fatto che la parte tedesca è scettica riguardo alla nostra adesione alla Nato – ha detto – Hanno paura della questione Nato-Germania in termini di reazione russa”
La sorella di Kim accusa Seul e Kiev di “provocazione militare”
Kim Yo-jong, potente sorella del leader nordcoreano Kim Jong-un, ha duramente criticato la Corea del Sud e l’Ucraina per quella che ha definito “una provocazione militare” contro Pyongyang, paragonando i due Paesi a “cani cattivi allevati” dagli Usa. A pochi giorni dalla denuncia dell’intelligence di Seul e di Kiev sull’invio di truppe del Nord a sostegno della Russia nella sua guerra in Ucraina, Kim ha replicato che “una provocazione militare contro uno stato con armi nucleari potrebbe portare a una situazione orribile, inimmaginabile per politici ed esperti militari in qualsiasi Paese grande o piccolo del mondo”. Kim, vice direttore del dipartimento del Comitato centrale del Partito dei Lavoratori, ha puntato il dito in una dichiarazione rilanciata dalla Kcna contro Seul e Kiev per il loro “atto da pazzi”. Seul e Kiev sono “controparti esatte” nel fare “commenti sconsiderati” sugli stati dotati di armi nucleari, aggiungendo che “sembra essere una caratteristica comune dei cani cattivi allevati dagli Stati Uniti”, ha rincarato
Modi a Putin: “Risolvere pacificamente il conflitto”
Il primo ministro indiano Narendra Modi ha detto in un incontro con il presidente russo Vladimir Putin che il conflitto in Ucraina si dovrebbe risolvere pacificamente e che l’India è disponibile a fare da facilitatore per un accordo. Putin ha da parte sua considerato che “le relazioni russo-indiane rappresentano un partenariato strategico particolarmente privilegiato e continuano a svilupparsi
Via libera dall’Eurocamera al prestito da 35 miliardi a Kiev
Il Parlamento europeo ha approvato, con 518 voti favorevoli, 56 contrari e 61 astensioni, la nuova assistenza macrofinanziaria (Amf) all’Ucraina, un prestito fino a 35 miliardi di euro da rimborsare con le future entrate derivate da beni russi congelati. Il prestito approvato dall’Eurocamera fa parte di un pacchetto del G7 concordato lo scorso giugno per fornire fino a 50 miliardi di dollari di sostegno finanziario al Paese
Mosca: “Conquistato un altro villaggio nell’est ucraino”
Il ministero della Difesa di Mosca ha annunciato che le forze russe hanno conquistato un altro villaggio, quello di Novosadovoe, nella regione ucraina orientale di Donetsk. Lo riferiscono le agenzie russe
Kiev: “Uccisi 581 bambini ucraini dall’inizio della guerra”
Almeno 581 bambini sono stati uccisi in Ucraina e altri 1.649 sono rimasti feriti dall’inizio dell’invasione del Paese da parte delle forze russe: lo ha reso noto l’ufficio del Procuratore generale, come riporta Ukrinform. Tra le ultime vittime in ordine di tempo, l’ufficio del Procuratore cita un’adolescente di 14 anni uccisa la notte scorsa in un attacco russo sulla città di Sumy e un ragazzino di 11 anni morto ieri durante un bombardamento russo nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale
Sospetta corruzione, si dimette il vicesindaco di Kiev
Il vicesindaco di Kiev, Volodymyr Prokopiv, ha rassegnato oggi le sue dimissioni dopo che il sindaco, Vitaliy Klychko, lo aveva sospeso dall’incarico alla luce di un’indagine dei media su un presunto caso di corruzione. Lo riporta Rbc-Ucraina. Klychko aveva lanciato un appello questa mattina su Telegram “alle forze dell’ordine e alle autorità anticorruzione affinché verifichino i fatti presentati dai giornalisti investigativi di Bihus.Info riguardo al vicepresidente del Kmda (l’Amministrazione statale della città di Kiev, ndr), Volodymyr Prokopiv”. Il sindaco aveva aggiunto che “per tutta la durata dell’ispezione, per motivi di obiettività, sospendo Prokopiv dall’esercizio delle funzioni di vice capo del Kmda dai poteri di autogoverno”. La scorsa settimana, un’indagine del media Bihus.Info specializzato nella lotta alla corruzione aveva rivelato che i parenti di Prokopiv hanno acquistato numerose proprietà immobiliari in aree prestigiose della capitale durante il suo mandato al Consiglio comunale di Kiev. Ieri, Bihus.Info aveva pubblicato la seconda parte dell’inchiesta, da cui emerge che due amici di Prokopiv hanno acquistato attraverso società private almeno sei proprietà immobiliari che in precedenza appartenevano alla città
Xi Jinping arrivato a Kazan per il vertice dei Brics. Domani vertice con Putin
Il presidente cinese Xi Jinping è arrivato a Kazan, in Russia, in vista della sua partecipazione al XVI vertice dei Brics. Lo riferisce l’agenzia statale Xinhua. Il presidente russo Vladimir Putin e quello cinese avranno un incontro bilaterale domani. Lo ha annunciato il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov, citato dalla Tass
Seul: “Misure graduali contro l’alleanza tra Mosca e Pyongyang”
La Corea del Sud ha espresso il netto proposito di adottare “misure graduali” in risposta al livello di cooperazione militare tra Pyongyang e Mosca, esortando la Corea del Nord a ritirare “immediatamente” le truppe mandate in Russia. Il Consiglio di sicurezza nazionale, riunitosi a Seul nel resoconto della Yonhap, ha valutato come una “significativa minaccia alla sicurezza” sia per la Corea del Sud sia per la comunità internazionale la mossa di inviare circa 12.000 truppe a sostegno della Russia nella sua guerra all’Ucraina, con circa 1.500 soldati già schierati a Vladivostok, secondo le stime dell’intelligence del Sud
Kiev: “Nella notte abbattuti 42 droni russi su 60”
Le forze russe hanno lanciato sull’Ucraina la notte scorsa 60 droni kamikaze, 42 dei quali sono stati abbattuti dalle difese aeree di Kiev: lo ha reso noto su Telegram l’Aeronautica militare di Kiev. Altri 10 droni sono caduti in aree aperte, uno è volato in Bielorussia e tre sono tornati in Russia. I droni distrutti sono stati intercettati nelle regioni di Sumy, Dnipropetrovsk, Cherkasy, Donetsk, Zaporizhzhia, Kiev, Kherson e Kharkiv
Sumy, almeno tre morti in un attacco russo con i droni. Tra le vittime anche un bambino
Almeno tre persone, tra le quali un bambino, sono morte in un attacco russo con droni che nella notte ha colpito la città ucraina di Sumy, nel nordest del Paese. Le autorità militari della regione hanno confermato il bilancio su Telegram, precisando che nonostante siano stati intercettati e abbattuti 25 droni, un bombardamento ha colpito un appartamento e un’infrastruttura
Nord Corea: “Non abbiamo fornito truppe alla Russia”
La Corea del Nord ha negato di aver inviato soldati in Russia per sostenere la guerra di Mosca contro l’Ucraina. Il rappresentante di Pyongyang alle Nazioni Unite ha definito la denuncia della Corea del Sud “voci infondate”. “Per quanto riguarda la presunta cooperazione militare con la Russia, la mia delegazione non sente il bisogno di commentare queste voci infondate e stereotipate”, ha dichiarato nel corso di una riunione del comitato durante l’Assemblea generale dell’Onu. L’agenzia di spionaggio della Corea del Sud aveva detto venerdì che Pyongyang ha inviato truppe su “larga scala” per sostenere Mosca e che 1.500 membri delle forze speciali si stanno già addestrando nell’Estremo Oriente russo e sono pronti a combattere in Ucraina.
La denuncia di Seul “cerca di offuscare l’immagine della Corea del Nord e di minare le relazioni legittime, amichevoli e di cooperazione tra due Stati sovrani”, ha aggiunto il rappresentante nordcoreano a New York.
La stampa statale nordcoreana non ha commentato il presunto invio di truppe e la Russia non lo ha confermato. Nemmeno la Nato e gli Stati Uniti hanno confermato l’informazione, anche se hanno fatto presente che si tratterebbe di una pericolosa escalation nel conflitto ucraino dopo le spedizioni di armi da Pyongyang a Mosca. L’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap ha riferito martedì che il governo di Seul sta valutando la possibilità di inviare un tema in Ucraina per monitorare le forze nordcoreane.
“Da Pyongyang 13mila container di armi”
I servizi segreti sudcoreani hanno rivelato che da Pyongyang sono arrivati 13mila container zeppi di armi, e anche un contingente di forze speciali nordcoreane da schierare in “prima linea” in Ucraina, parte di un pacchetto di circa 12mila soldati pronti a essere addestrati in Russia. Le relazioni tra Kim Jong-un e lo zar del Cremlino sono state al centro del colloquio telefonico tra il segretario generale della Nato Mark Rutte e il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol. “L’invio di truppe della Corea del Nord per combattere a fianco della Russia in Ucraina segnerebbe un’escalation significativa”, ha ammonito il responsabile dell’Alleanza. Seul da parte sua ha convocato l’ambasciatore russo, Georgy Zinoviev, per chiedere “l’immediato ritiro delle truppe nordcoreane”, che si starebbero già addestrando a Vladivostok. Il diplomatico russo, pur non confermando la notizia, ha voluto sottolineare che la cooperazione tra Russia e Corea del Nord non è diretta contro gli interessi sudcoreani. Nelle stesse ore a Mosca il Cremlino annunciava che con Pyongyang si stanno “sviluppando relazioni in tutti i settori” e che la cooperazione “aumenterà”.
Putin giovedì incontra Guterres
Nonostante una possibile tregua in Ucraina rimanga apparentemente un miraggio, il Cremlino ha annunciato un incontro giovedì tra il presidente Vladimir Putin e il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres per parlare del conflitto. Nella russa Kazan, a margine del vertice dei Brics, Putin e Guterres “parleranno delle priorità dell’agenda internazionale, compreso il Medio Oriente e la situazione in Ucraina”, ha precisato il Cremlino. E’ il primo incontro dopo quello dell’aprile 2022, quando discussero di aiuti umanitari e dell’evacuazione dei civili dalle zone di conflitto. Difficile dire se avrà esiti sull’apertura di un negoziato che le parti al momento sembrano non volere.
Usa: nuovo pacchetto di aiuti militari a Kiev da 400 milioni
Ci sono munizioni 155millimetri, tracciatori ottici e veicoli blindati nel nuovo pacchetto di aiuti militari, per un valore di 400 milioni di dollari, deciso dagli Stati Uniti a favore dell’Ucraina. Lo ha annunciato il segretario di Stato americano Antony Blinken. Nell’elenco sono indicate anche munizioni per i sistemi Himars, il lanciarazzi multiplo leggero di fabbricazione Usa, pezzi d’artiglieria, granate e i missili filoguidati Tow, cioè guidati da segnali che viaggiano su cavi sottili che collegano il missile con il suo sistema di puntamento. “Gli Stati Uniti – ha spiegato Blinken – sono impegnati a sostenere l’Ucraina con l’equipaggiamento di cui ha bisogno, per rafforzare la sua posizione sul campo, difendersi dalla brutale aggressione del Cremlino e assicurarsi una pace duratura”.